Vestirsi delle nostre emozioni
Da sempre la nostra società ci impone di etichettarci all’interno di categorie che vogliono definire chi siamo. Ma come può una persona, con una sua storia di vita unica e irripetibile, essere comprensibile agli occhi dell’altro attraverso un qualcosa di così generale?
Come può una persona esprimersi, nella sua totale libertà, rimanendo all’interno di una categoria stabilita a priori? La risposta è una: non si può!
Un esempio che amiamo: il genderless
La filosofia genderless ci veste delle nostre emozioni. Veste il nostro corpo delle nostre scelte, dei nostri pensieri, di ciò che amiamo. Da spazio -nella moda, nell’attitude, nel pensiero- a tutto quello che semplicemente ci piace e ci va di essere in quel momento. E quale cosa può farci stare meglio se non perseguire un obiettivo di benessere basato sulla trasparenza e sulla connessione con il proprio Sé?
Uscire dalla standardizzazione della società ci rende liberi. Ci permette di lavorare sulla stima di sé stessi indirizzandoci verso un percorso sulla scoperta della nostra unicità. Il risultato ultimo del genderless crea uomini e donne forti, consapevoli, capaci di riconoscere cosa li fa star bene e capaci di perseguire i propri obiettivi senza farsi ostacolare dal pensiero giudicante dell’Altro.
Sii te stesso sempre e la tua mente te ne sarà grata.