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NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE


La Collection dedicata a chi è consapevole che "giudicare i difetti degli altri deriva spesso dal bisogno di assolvere i propri".
Il nome si riferisce al singolo omonimo di Caterina Caselli pubblicato nel 1966. Il testo richiama argomenti femministi all'avanguardia per l'epoca. Nel 2000 la canzone è diventata l'inno del primo Gay Pride mondiale svoltosi a Roma proprio grazie allo slogan "
ognuno ha il diritto di vivere come può".